[1] Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret

Luca inizia ad essere impreciso, come di norma è ogni Vangelo. “Un giorno” mi pare molto vago, dato che fino ad ora Luca ci ha fornito il periodo preciso della sua narrazione, e “mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret” ci dice il dove, ma non il perchè, che ci faceva li Gesù? Forse dopo essere fuggito da Nazaret, o meglio, da Gamala, fu costretto a dormire sulle sponde del lago? Oppure Luca intende che si è svegliato ancora a Nazaret/Gamala?

[2] e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti.

[3] Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.

[CUT: Gesù fa pescare molti pesci a Simone e…]

[10] così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: “Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini”.

Simone, Giacomo e Giovanni hanno gli stessi nomi dei figli di Giuda il Galileo, padre del movimento Zelota e provengono anche dalla stessa città ovvero Gamala (che qui è erroneamente identificata con Nazaret)

[11] Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

[CUT: Gesù cura il lebbroso, gli dice di non dirlo a nessuno e di pagare quanto dovuto al Tempio di Gerusalemme]

[15] La sua fama si diffondeva ancor più; folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro infermità.

[16] Ma Gesù si ritirava in luoghi solitari a pregare.

Come prescritto dalle comunità Essene, che per cercare la sacralità cercavano la solitudine o comunque il distaccamento dal grosso della società.

[17] Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.

[18] Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui.

[CUT: Gesù fa camminare il paralitico con conseguente discussione sul fatto che il Figlio dell’Uomo può redimere i peccati]

[26] Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: “Oggi abbiamo visto cose prodigiose”.

[27] Dopo ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi!”.

[28] Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.

[29] Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla di pubblicani e d’altra gente seduta con loro a tavola.

[30] I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: “Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?”.

[31] Gesù rispose: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati;

[32] io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi”.

[33] Allora gli dissero: “I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!”.

[34] Gesù rispose: “Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro?

[35] Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà strappato da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno”.

[36] Diceva loro anche una parabola: “Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio.

[37] E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti.

[38] Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi.

[39] Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!”.

Questa predica di Gesù è impregnata della nuova filosofia Zelota, che vede il regno di Israele arrivato ormai ad uno stato di vecchiaia avanzato, che neanche le toppe, ovvero l’accettare il dominio Romano, possono risanare. Il succo del discorso è che bisogna gettare via il vestito vecchio per uno completamente nuovo.